Nel pomeriggio di ieri 18 gennaio, i Carabinieri della Stazione di San Pietro in Lama hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 soggetti indagati per presunte lesioni personali aggravate in concorso. Una vera e propria spedizione punitiva quella che un 45enne del posto avrebbe messo in atto ai danni di un assistente socio-sanitario, agendo in concorso con il figlio 22enne e con la compagna poco più grande.

Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati avrebbero agito per futili motivi con l’aggravante di aver cagionato alla p.o. una malattia dalla durata superiore a 40 gg. e per aver commesso il fatto in presenza di un minore degli anni 18. Il provvedimento è scaturito dall’indagine condotta dai militari dell’Arma a seguito dell’intervento effettuato verso la fine di novembre scorso nei pressi dell’abitazione della vittima. I Carabinieri trovarono l’uomo ancora per terra e in stato confusionale. Indispensabile per l’individuazione degli indagati sarebbe stato l’esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e la testimonianza dettagliata fornita dalla moglie che avrebbe assistito alla violenza. Un’attenta e mirata attività info-investigativa degli inquirenti avrebbe permesso di ricostruire già nell’immediatezza una presunta dinamica dei fatti. I tre si sarebbero recati presso l’abitazione della vittima e dopo aver avuto la sua presenza si sarebbero scagliati con calci e pugni nei suoi confronti. Non sarebbero del tutto chiari i motivi di tanta violenza ma sembrerebbe che l’evento sia legato ad un diverbio scaturito da un sinistro stradale avvenuto qualche giorno prima. Terminate le formalità di rito, i Carabinieri, in applicazione della misura cautelare, hanno accompagnato i tre soggetti presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.