Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Taranto, la Polizia di Stato jonica, in sinergia con varie articolazioni investigative, anche di province diverse e con la collaborazione costante del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha rintracciato un 43enne di nazionalità slovena del quale era stata denunciata la scomparsa lo scorso 14 settembre.

Della scomparsa, tra l’altro, se ne era anche interessata il noto programma televisivo “Chi l’ha visto?”.

Le ricerche dello scomparso hanno avuto inizio verso la metà di settembre quando l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e la Squadra Mobile di Taranto hanno ricevuto la notizia a cura della polizia slovena che un soggetto di 43 anni, sloveno, tecnico specializzato, nel nostro territorio per lavoro, non stava più dando proprie notizie ai familiari i quali indicavano nel tarantino la possibile permanenza del soggetto.

Grazie all’attività tecnica, autorizzata dalla Procura della Repubblica di Taranto che ha seguito e coordinato le attività della polizia giudiziaria in tutte le sue fasi, si è avuta conferma che l’uomo era stato presente, per un certo periodo, nella zona del capoluogo jonico, ma poi non vi erano stati ulteriori ed utili elementi per rintracciarlo.

La svolta si è avuta verso fine mese scorso quando la Squadra Mobile di Taranto ha accertato l’utilizzo di una carta di credito in uso allo scomparso per un pagamento presso un market di Otranto.

Ha avuto così avvio, con la preziosa collaborazione del Commissariato di Otranto, l’acquisizione e la visione delle immagini estratte dal circuito della video sorveglianza del market e delle telecamere posizionate nelle vie limitrofe.

Si riscontrava, quindi, come il pagamento fosse stato operato da un soggetto le cui caratteristiche fisiche corrispondevano allo scomparso.

Accertato che il soggetto potesse essere  nel Comune di Otranto, le ricerche incessanti degli equipaggi impegnati nel controllo del territorio hanno consentito alla Volante del Commissariato di rintracciare il veicolo – un multivan – in uso allo scomparso.

Dopo circa due ore di attività di persuasione effettuata anche dal personale della Squadra Mobile di Taranto giunto sul posto, per il timore che potesse commettere gesti di autolesionismo, l’uomo è stato portato in ospedale per i dovuti accertamenti sanitari.

La collaborazione tra la Squadra Mobile di Taranto ed il Commissariato di Otranto, sotto la costante e vigile presenza della Procura tarantina che ha seguito le ricerche in ogni fase, ha reso possibile il ritrovamento dell’uomo.