Gli ex sindaci di Otranto, i fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi, sono stati rinviati a giudizio dal gup Alessandra Sermarini con le accuse di essere a capo di una presunta associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, e di corruzione elettorale per aver realizzato un vero e proprio sistema di favori in cambio di appoggi elettorali.
L’inchiesta in cui sono coinvolti in tutto 60 imputati è stata chiamata Hydruntiade dalla procura di Lecce. Per entrambi i fratelli Cariddi vige ancora il divieto di dimora a Otranto.
Il gup ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di contravvenzione edilizia di cui era accusato l’ex assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese. Ruggeri era accusato in quanto proprietario di un terreno su una parte del quale, al momento dell’acquisto, erano presenti manufatti per parcheggi autorizzati dal Comune di Otranto ma oggetto di abuso edilizio secondo la procura.