La Guardia di finanza ha sequestrato i beni del sindaco di Racale, Antonio Salsetti, per 2,7 milioni di euro. Il provvedimento arriva al culmine di una attività investigativa per frode fiscale e contributiva nel settore dell’allestimento di arredi.

Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle tra il Veneto e la Puglia, il primo cittadino nel suo ruolo di consulente del lavoro si sarebbe occupato di creare crediti fittizi per 5 aziende sulle cui attività ha acceso un faro la procura. Sotto sequestro, nell’ambito della stessa inchiesta, anche i beni della cognata del primo cittadino, Miriam Capito, amministratrice di alcune società, di un commercialista di Taviano Antonio De Luca e di un altro amministratore societario, anche lui salentino, Pasquale Apollonio.

Il cognato del sindaco invece, Salvatore Mercurio, era stato posto in regime di detenzione domiciliare nell’ambito della stessa inchiesta che ha smantellato un sistema di società cartiere finalizzato all’evasione del fisco e della contribuzione con sedi in tutta Italia.