Alle prime ore di questa mattina gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Gallipoli hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare e relativi decreti di sequestro preventivo emesse dal G.I.P. del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine su richiesta del P.M. Giovanna Cannarile, a carico di altrettanti soggetti – tutti di Gallipoli – accusati di reati in materia di traffico clandestino di armi da fuoco e tentate estorsioni ai danni di autonoloeggi. L’operazione di polizia “Efesto” nasce da un’attività di controllo amministrativo a campione per verificare se le armi dichiarate all’autorità di P.S. dai titolari di porto d’armi per uso sportivo fossero effettivamente presenti presso il luogo dichiarato.

Dall’esame incrociato delle Banche Dati della Polizia di Stato, è emersa un’incongruità. L’attenzione degli investigatori si è soffermata, in modo particolare, su un titolare di porto d’armi, Moreno Galluzzo, che, insieme ad un’altra persona aveva acquistato, nell’ arco temporale di un solo mese, ben 12 armi, tra cui 3 revolver, 8 pistole semiautomatiche ed un fucile a pompa, con relativo munizionamento e di cui, a seguito di mirate perquisizioni domiciliari, entrambi non risultavano più essere in possesso. Si scoprirà, successivamente, proprio a seguito delle indagini, che i due avevano complessivamente immesso nel circuito clandestino 18 potenti armi da fuoco perfettamente funzionanti ed, allo stato, da ricercare. Armi da fuoco, in parte cedute illegalmente a Gabriele Fiore e Salvatore Fiore che, a loro volta, a seguito di mirati controlli presso le rispettive abitazioni, se ne erano disfatti.

Dall’attività investigativa è poi, altresì, emerso, che nella notte del 30 maggio scorso Galluzzo, in concorso con la stessa persona con cui aveva acquistato tutte le armi, ha materialmente appiccato fuoco al mezzo di lavoro di un’agenzia di noleggio con conducente gestita da un ex dipendente di Giuseppe Imperatore, suo datore di lavoro nello stesso settore, con il quale aveva pianificato l’atto intimidatorio. Sempre dall’attività investigativa è emersa, infine, la responsabilità penale di Luigi Cardellini, noto per i precedenti penali tra cui il reato di omicidio a mano armata a scopo di rapina nel 1993 che, insieme a Galluzzo, dopo aver minacciato un titolare di una non meglio identificata azienda di noleggio con conducente proveniente da altra città, ha costretto le vittime a non esercitare nella città di Gallipoli l’attività lavorativa di autisti di bus navetta.

Tutti i responsabili dei reati – tranne uno- sono stati accompagnati in carcere, dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Gallipoli e dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” in attesa dell’attivazione del braccialetto elettronico a seguito della quale saranno sottoposti agli arresti domiciliari con le modalità di controllo del dispositivo elettronico. ,Gli stessi agenti hanno poi provveduto al ritiro, in via cautelare, di 3 armi detenute legalmente da due degli arrestati perché, alla luce delle contestate responsabilità penali, sono ritenute persone capaci di abusarne. Pertanto, saranno segnalati al Prefetto della Provincia di Lecce, per l’emissione di un divieto di detenzione armi, ed al Questore della Provincia di Lecce, per la revoca del titolo autorizzativo del porto d’armi