Tre giovani residenti nel centro storico di Lecce, in corte Vincenzo Licci, sono stati soccorsi e salvati questa notte dai vigili del fuoco e dal 118 perché, inalando i fumi del braciere che avevano acceso per scaldarsi, sono rimasti intossicati da monossido di carbonio.

I tre sono stati trasportati prima all’ospedale Vito Fazzi del capoluogo e poi al Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli, per essere sottoposti a terapia nella camera iperbarica. I tre sierraleonesi, stavano riposando all’interno del loro appartamento quando hanno avvertito i primi sintomi.
Uno dei tre ha avvertito un malessere e da qui è partito l’allarme al 118 e poi ai Vigili del Fuoco. I caschi rossi, in particolare, hanno accertato, all’interno del vano in cui dormivano i tre infortunati, la presenza di un braciere ed una stufa alimentata a gpl.