Ripetute assenze dall’ospedale con la complicità di una dottoressa, e per un coordinatore tecnico di radiologia arriva la condanna. F. R., 59enne di Nardò, coordinatore dei tecnici sanitari del reparto di radiologia medica presso l’ospedale di Gallipoli, ha patteggiato 1 anno e 11 mesi di reclusione e 600 euro di multa, con sospensione della pena e non menzione della condanna.

Il gup Simona Panzera ha accolto l’istanza dei suoi legali, gli avvocati Pierluigi Lagna ed Alessandro My, che avevano in precedenza concordato la pena con il pm Maria Consolata Moschettini.
Il giudice ha rinviato l’udienza preliminare al 26 febbraio prossimo per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio della dottoressa, che risponde del reato di truffa aggravata in concorso. È assistita dall’avvocato Tommaso Stefanizzo. La Asl, dal canto suo, si è già costituta parte civile attraverso l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nas. Dai controlli sarebbero emerse una serie di assenze e ritardi sospetti (circa una ventina), da parte del coordinatore tecnico, in servizio presso il «Sacro cuore» nel periodo compreso tra il 18 gennaio ed il 10 aprile del 2018. I video acqusiti dai militari immortalavano altre persone (tra cui la dottoressa), mentre «timbravano il cartellino al posto suo». Secondo l’accusa, F.R. «si allontanava dal posto di lavoro senza documentare la propria assenza, attraverso apposita timbratura con badge in uscita». A volte, invece, «giungeva sul posto di lavoro, in orario successivo a quello risultante dalle schede di rilevazione». Il danno quantificato nelle casse dell’Asl sarebbe risultato di circa 1350 euro. F.R. venne anche raggiunto dalla misura interdittiva della sospensione dal servizio, per la durata di due mesi.