Torna per la seconda edizione, dopo un numero zero dello scorso anno, il Festival Internazionale della Public History, l’appuntamento che riunirà nel Salento storici e divulgatori da ogni parte d’Italia e d’Europa e che, proprio nelle ultime ore, ha ricevuto una medaglia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quale suo premio di rappresentanza.

Il Festival avrà una durata di quattro giorni (dal 13 al 16 novembre) e attraverserà Lecce, Nardò, Copertino, Gallipoli e si concluderà a Tricase. L’evento è organizzato dal Centro Studi Relazioni Atlantico-Mediterranee di Lecce che, in collaborazione con la prefettura di Lecce e numerosi partner è attivo sul territorio da quasi cinque anni. Più di 40 relatori, quattro giorni di seminari scientifici e quasi 70 eventi collaterali che declineranno la storia nell’arte, nella poesia, nel teatro, attraverso mostre, spettacoli, tavole rotonde e musica. Il Festival si svolgerà nelle quattro giornate individuate secondo un programma che alternerà e integrerà eventi, mostre, laboratori e performance artistiche integrandole all’interno di un seminario itinerante di riflessione sull’innovativa metodologia della public history.

Il tema conduttore di quest’anno sarà “Storie di comunità e comunità di storia” e si occuperà delle comunità nelle loro diverse declinazioni: si parlerà di comunità vecchie e nuove, nel contesto della valorizzazione delle differenze e dei processi inclusivi, con particolare attenzione a quelle comunità ormai scomparse, come la Lecce medievale ebraica, o alle comunità nuove che si sono integrate nel tessuto sociale, con riferimento al concetto di “comunità” come chiusa/aperta, ospitale/inospitale; del mare come cerniera di civiltà, luogo di incontro di comunità differenti, ma anche di divisione e di separazione; il rapporto tra comunità culturali e le tradizioni (linguistiche, musicali, gastronomiche, artigianali, ecc.) che permangono e quelle modificate o scomparse a seguito dell’avvento dell’innovazione. Nei seminari, inoltre, si discuterà della metodologia e della epistemologia della PH, ma anche degli archivi e musei di comunità come luoghi della progettazione e dello sviluppo. Gli eventi sono aperti tutti, a tutte le fasce d’età, ad esperti e non, ai cittadini e alle amministrazioni locali, con un tocco importante di inclusività che prevede la partecipazione di cittadini e studiosi ipovedenti e audiolesi. Lo start è previsto a Lecce giorno 13 alle ore 10.00 con il benvenuto in musica da parte del Coro delle Mani Bianche dell’Istituto “Smaldone di lecce e la lectio magistralis di Serge Noiret, presidente dell’Associazioneì Italiana di Public History (AIPH) nonché storico di fama internazionale.