Comincia con un passo falso il ritorno del Lecce sul proprio campo in serie A. È il Verona a rovinare la festa dei 24 mila accorsi allo stadio Via del Mare, rimesso a nuovo. ‘Colpa’ di Matteo Pessina, ex giallorosso, che entrato a metà della ripresa, ha impiegato sette minuti a infilare di giustezza Gabriel per una rete che vale tre punti molto pesanti in prospettiva salvezza. Verona più pimpante e deciso nell’arco dei 90 minuti, con un primo tempo autoritario e una ripresa più compassata.

Liverani cambia quattro elementi rispetto alla gara contro l’Inter: esordio per Benzar, Dell’Orco e Shakhov, rientro in mezzo al campo per capitan Mancosu, davanti il duo Falco-Lapadula. Sulla sponda veneta Juric lancia Tutino in avanti, Henderson confermato in mezzo al campo con Veloso.

Il Verona sin da subito sembra avere una marcia in più, con il Lecce costretto a giocare di rimessa. Il primo lampo al quarto è di Lucioni che con una precisa inzuccata lambisce il palo alla sinistra di Silvestri. Risponde al decimo, sempre di testa, Rrahamani, ma Gabriel respinge. È il Verona a fare girare meglio la palla. Al 20′ Zaccagni di testa colpisce il palo. La prima parte della gara è un monologo veneto, con i giallorossi costretti a sfruttare le poche ripartenze. Ancora Verona e al minuto 37 Gabriel è reattivo in uscita su Lazovic.

Nella ripresa la musica pare cambiare con i padroni di casa che assumono da subito l’iniziativa e Majer, al 2′, fa sudare freddo il portiere Silvestri. Il gran caldo ed i ritmi elevati del primo tempo sembrano rallentare gli ospiti, con il Lecce che di colpo ritrova lucidità. Al 5′ un episodio dubbio in area, ma Sacchi, con il beneplacito del Var, lascia correre su un un presunto fallo di mani in area di Kumbulla. Liverani inserisce Rispoli per Benzar, Juric risponde con Verre per Tutino.

Liverani si gioca la carta La Mantia in luogo di Shakov, per una formazione a trazione anteriore. Juric rafforza il centrocampo e inserisce la freschezza di Pessina al posto di uno sfiancato Henderson. Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Corre il 36′ cross di Zaccagni, velo di Verre e Pessina è abile nell’inserimento e con un diagonale batte Gabriel. Per il giovane centrocampista, sommerso dall’abbraccio dei compagni, nessuna esultanza per il suo trascorso in maglia giallorossa. Reazione immediata del Lecce e Mancosu con un rasoterra maligno costringe Silvestri alla respinta in corner.