Vita Carrapa è morta lo scorso febbraio a 95 anni. Era sola, i suoi fratelli e sorelle sono morti anni fa senza lasciarle nipoti. E lei ha lasciato un testamento chiaro: la sua eredità in dono alla Asl di Lecce affinchè realizzi a Maglie, città di origine della donna, un ospedale.

A rendere note le volontà dalla pensionata, è stato un consigliere comunale di Maglie, Antonio Giannuzzi, bancario nella vita e custode dei desideri della donna. “La signora vita dispone, con atto pubblico, davanti al notaio Giovanni De Donno, quale erede universale l’Azienda sanitaria locale Lecce 1, per la realizzazione, sul territorio di Maglie, di una struttura di cura ed assistenza che dovrà essere intitolata a Carrapa Paolo e sorelle. Evidentemente, l’eredità può contribuire alla realizzazione di una struttura più grande e complessa quale la realizzazione del nuovo ospedale, della quale si incominciava già a parlare nel momento della stesura del testamento, avvenuta nel dicembre 2009”, rende noto Giannuzzi e spiega che la 95enne “ricordando anche la volontà delle sorelle Maria Antonietta e Maria Nicolina e del fratello Paolo si rivolse a me per assisterla. Esprimeva così il desiderio di utilizzare l’intero patrimonio per aiutare chi aveva più bisogno ricordando i tempi difficili della loro giovinezza e demandando a me il come adempiere a questo desiderio in modo sicuro e discreto”.

Da qui, sono iniziati i contatti con la direzione generale della Asl di Lecce. “La consistenza dell’importo, ci obbliga a una vigilanza accorta affinchè le volontà di vita e dei suoi fratelli abbia un concreto soddisfacimento”, annuncia il consigliere che ricorda che “i fratelli Carrapa non hanno vissuto di lussi e hanno scelto come loro veri eredi i cittadini di Maglie affinchè potessero godere al posto di quei figli che non hanno potuto avere”. “Speriamo che con questa disponibilità sulla quale può da subito disporre l’azienda sanitaria possa consentire quanto prima l’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale”, si augura Giannuzzi.