L’arte come la musica ha una capacità quasi unica ed esclusiva, ovvero svelare l’invisibile, cioè quello che si percepisce prima con i sensi e forse solo dopo con gli occhi.
Già Vasilij Kandinskij, ad esempio parlava, quando si riferiva al suo modo di dipingere, di ‘catturare il suono interiore’, tutto ciò che va oltre la realtà tangibile e che le parole non sono sufficienti ad esprimere.

Il legame tra arte pittorica e musica per Kandinskij divenne talmente forte ad un certo punto della sua carriera che, dopo aver assistito ad un concerto del compositore austriaco Arnold Schönberg a Monaco di Baviera, decise di dare corpo sulla tela alle sue impressioni, realizzando un dipinto che ad oggi è tra i più celebri dell’artista astrattista russo del Novecento intitolato appunto, Impressione III: Concerto.

I tratti astratti di Kandinskij si sviluppano proprio come una composizione musicale, seguendo la percezione e la sensibilità artistica e liberando l’arte dalla realtà oggettiva e materiale.

Gli esempi di connubio tra arte e musica, al di là di quello di Kandinskij sono molteplici e diversi, basti pensare, per dirne un altro appartenente all’immaginario collettivo, alla famosa “banana” disegnata da Warhol per il mitico album dei Velvet Underground pubblicato nel 1966.

E a proposito di album, di musica e di artisti, a distanza di più di un secolo dal concerto di Schönberg e dal dipinto di Kandinskij (correva l’anno 1911) e di cinquant’anni dall’album della famosa rock band statunitense con cover firmata Warhol, ancora una volta, oggi, vicini a noi nel tempo e nello spazio, suono e immagine, inchiostro e melodie si incontrano.

Il connubio si realizza questa volta sulla copertina dell’ultimo lavoro del musicista di origini riminesi, Aniki, (nome d’arte di Luca Mina), tra la sua musica appunto e il tratto dell’artista Francesco Favale, in arte bRIZZO.
Il musicista ha consegnato una prima stesura del suo album, di imminente uscita, Drifted, alla sua etichetta musicale Rest in Press, che immediatamente e quasi naturalmente ha pensato di affidare la realizzazione dell’immagine della copertina all’illustratore salentino bRIZZO.
Le sonorità ricercate e ipnotiche di Aniki sono state affidate, dal team di Rest in Press, sotto la forma delle tracce audio del nuovo progetto del compositore a Francesco Favale che nel giro di pochi giorni le ha tradotte in una illustrazione che interpreta esattamente l’idea concettuale del disco.

Il tratto di bRIZZO ha fatto emergere dalle note di Aniki una creatura misteriosa, a metà tra realtà e fantascienza, molto simile ad una medusa alla deriva nello spazio. Un essere alieno che muove i suoi tentacoli simili a lunghe dita, lasciandosi trasportare dalla corrente, in un immenso e profondo oceano fatto di note ed inchiostro.

Insomma, dalle linee del pentagramma a quelle del tratto grafico, la punta della penna di bRIZZO rende visibile l’invisibile, appunto, ovvero le sonorità di Aniki. Così, musica e arte grafica toccano insieme corde e tasti della sensibilità dell’animo umano che solo alcuni ‘concerti artistici’ e alcuni incontri riescono a far suonare. Ed è subito bellezza.

Francesco Favale in arte bRIZZO, nasce nel 1978 a Lecce dove frequenta il Liceo Artistico Statale fino a conseguirne il diploma. Durante gli anni di formazione pittorica, studia e si laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università del Salento. Approfondisce gli studi artistici fino alla rielaborazione di un personale linguaggio figurativo che rimanda ai complessi enigmi metafisici. Dopo l’esperienza maturata durante la collettiva Crossroad, bRIZZO torna al disegno attraverso la tecnica dell’illustrazione con inchiostro di china su carta.
Per saperne di più: https://www.facebook.com/brizzoiga/

Ainiki, nome d’arte di Luca Mina, nasce a Rimini nel 1991 e si avvicina alla musica all’età di cinque anni. Presto inizia a studiare violino e pianoforte ma è con il jazz, il soul ed il funk, che inizia a scoprire e conosce e pratica l’improvvisazione. Da qui entra in contatto con la cultura Hip Hop, nella quale ancora oggi trova ispirazione e grazie alla quale, già dalle prime esperienze, inizia a collaborare con artisti degli U.S.A.
La sua musica spazia dal BoomBap alla realizzazione di beats composti unicamente da ritmi ipnotici e arricchiti da tastiera e sintetizzatore, che oramai caratterizzano il suo suono.
Nel 2016 inizia la sua collaborazione con Rest In Press e partono i lavori per il suo primo album solista “Drifted”, in uscita a Dicembre. Attualmente Aniki è coinvolto come producer in diversi progetti e partecipazioni che lo vedono impegnato tra Italia e Stati Uniti.