Un momento delle operazioni di taglio degli ulivi contagiati dal batterio Xylella nelle campagne di Torchiarolo, nel Brindisino, 12 ottobre 2015. Si è trattato di azioni "volontarie" compiute da proprietari che si sono adeguati alle imposizioni del piano di interventi redatto dal commissario straordinario per l'emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, dopo aver ricevuto le notifiche il 3 ottobre scorso. ANSA/ ROBERTA GRASSI

In arrivo i primi 30 milioni per l’attuazione del piano Xylella in Puglia. É stato chiuso l’accordo tra il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e la ministra per il Sud Barbara Lezzi per stanziare le prime risorse necessarie ad avviare le operazioni del Piano d’azione.

Un piano volto a garantire alle zone colpite un primo sostegno necessario ad assicurare il rilancio economico ed occupazionale e che necessita di un primo importante finanziamento attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 che, per la prima annualità (2018), sarebbe pari a 30 milioni di euro.

“Ringrazio per l’impegno e il lavoro che stanno portando avanti il ministro delle Politiche Agricole Centinaio, il sottosegretario Alessandra Pesce e il ministro Lezzi – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura alla Camera dove è in corso l’Indagine Conoscitiva sull’Emergenza Xylella in Puglia di cui è egli stesso relatore – Saranno sicuramente necessari nuovi fondi per mettere in atto tutti gli interventi utili per la ripresa economica e produttiva dell’olivicoltura pugliese e per ridare un futuro al paesaggio della nostra regione, ma ciò rappresenta un inizio incoraggiante e che fa ben sperare. Ora tocca rimboccarsi le maniche, evitare di continuare a prendere sottogamba la questione, affrontarla con la dovuta serietà per dare piena applicazione alle misure previste dalla Decisione di esecuzione n. 2015/789 della Commissione che ci ha deferiti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Per questo – conclude L’Abbate– invito il Governatore Emiliano e l’assessore Di Gioia a prestare la massima attenzione e il massimo impegno nella fase di attuazione. Servivano fondi e il Governo Conte si sta adoperando in tal senso. Ora serve una Regione Puglia che prenda di petto il problema e che non rimanga più sorda ed inerme dinanzi alle richieste e alle esigenze degli agricoltori pugliesi”.