Un gruppo di una cinquantina di ospiti del campo nomadi ‘Panareo’, che si trova lungo la statale 7 ter che collega Lecce a Campi salentina, ha manifestato questo pomeriggio per strada contro i provvedimenti di quarantena e di isolamento fiduciario a cui la comunità, composta da circa 200 persone, è sottoposta da mercoledì scorso dopo i 27 casi di positività al Covid registrati nel campo. I manifestanti hanno bloccato il transito stradale posizionando anche delle grosse pietre e dando fuoco a degli pneumatici.

Il rogo ha creato un fumo denso che ha invaso la carreggiata. Il traffico è stato dirottato su altre direttrici. Presenti sul posto le forze dell’ordine. Dopo la protesta la situazione è tornata alla normalità. Per alcune ore la comunità è rimasta senza acqua e senza luce a causa della rottura del pozzo artesiano che si trova all’interno del campo. Il guasto sarà riparato domattina dai tecnici inviati dal Comune. In questi giorni alla comunità sono stati forniti generi alimentari e prodotti per l’igiene.

“Tutti i cittadini che si trovano in stato di quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario sono tenuti, a tutela della salute pubblica, a rispettare le prescrizioni del Dipartimento di Prevenzione della Asl”, spiega il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. “La richiesta di alcuni cittadini residenti nel Campo sosta di poter uscire autonomamente a fare la spesa o altri acquisti – precisa – non può essere accolta dal sindaco o dalle Forze dell’Ordine. Ai cittadini che hanno protestato oggi dico di collaborare e seguire scrupolosamente le disposizioni delle autorità sanitarie. Insieme, con tanta pazienza e rispetto delle regole che la pandemia impone, ne usciremo al più presto”.