Un patrimonio di oltre 3 milioni e mezzo di euro, riconducibile a 3 fratelli di Racale nel leccese, ritenuti pericolosi e appartenenti a clan della Sacra Corona Unita, è stato sequestrato dai militari della Guardia di Finanza di Lecce nell’ambito della complessa operazione antimafia denominata “Hydra”.

I tre fratelli avevano messo su una società a responsabilità limitata a Melissano, leader nel settore gaming e scommesse, che per schermare i proventi del lucroso business avevano creato appositamente una nuova impresa, formalmente intestata ai dipendenti di un’altra azienda di famiglia, già colpita da una misura interdittiva antimafia. I fratelli di Racale massimizzavano i profitti anche grazie alla manipolazione fraudolenta e alla successiva distribuzione di apparecchi elettronici in grado di frodare giocatori e fisco.

I proventi illeciti sono stati utilizzati dai responsabili anche per garantire l’accordo mafioso tra imprenditori e appartenenti alla Sacra Corona Unita, che così penetrava in tutti i territori gestiti dai clan: guadagni, assunzioni, regali ai mafiosi, come un anello in occasione delle nozze di una donna appartenente a una famiglia di spicco della mafia gallipolina, elargizioni a fondo perduto per finanziate iniziative imprenditoriali, acquisto di strutture ricettive.

La costituzione della nuova società oggi confiscata sarebbe avvenuta secondo una cessione di quote tra i reali proprietari e il loro prestanome. Vista la sproporzione tra i redditi del titolare effettivo, solo prestanome, e il valore della società, il Tribunale di Lecce ha disposto sequestro e confisca di tutte le quote societarie, dell’intero compendio aziendale, di 1550 slot machine del centro e sud Italia, 3 conti correnti, 22 automezzi e 384 mila euro in contanti.