Sei arresti e nove denunce nel corso dei controlli a largo raggio eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Casarano, su tutto il territorio di competenza.

Gli arresti sono scattati nei comuni di Ugento, Parabita, Ruffano e Collepasso. Nel primo comune, ai domiciliari è finito un uomo, già posto ai domiciliari, che dovrà scontare la pena detentiva residua di 4 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione, per il reato di violenza sessuale (commesso il 2001 ad Ugento e nel 2006 a Gallipoli) nonché di evasione, commessa ad ugento nel marzo 2018. Al termine delle formalità di rito, come detto, è stato nuovamente ristretto presso la propria abitazione.

A Parabita, invece, è stato arrestato ed accompagnato in carcere il 39enne Giovanni Picciolo, raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Corte d’Appello di Lecce. L’uomo, condannato alla pena detentiva residua di 7 anni di reclusione e di un anno e sei mesi di libertà vigilata, è ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

Sempre a Parabita è stato arrestato il 42enne Matteo Toma, anche lui già ai domiciliari, poiché condannato alla pena detentiva residua di 10 anni e 4 mesi di reclusione, per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso. A Ruffano, sono stati arrestati in flagranza di reato i due conviventi Fabio Margarito, 37enne, e Maria Grazia Lupo, 30enne, nella cui abitazione i militari – supportati dal cane Iax del nucleo cinofili di Modugno – hanno scovato due contenitori in vetro contenenti 81 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento dello stupefacente. Per entrambi sono scattati gli arresti domiciliari.

A Collepasso, infine, è stato arrestato il 30enne Fernando Cataldi, condannato alla pena detentiva residua di 5 anni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso, commesso fino al maggio 2015 in provincia di Lecce. Per lui si sono aperte le porte della casa circondariale del capoluogo salentino.

Le denunce sono scattate invece a Racale, Matino, Ugento, Parabita e Taviano. Nel primo comune, nei guai è finito un uomo sorpreso a detenere in casa 6 piantine di marijuana, alte circa 30 centimetri, coltivate grazie all’ausilio di un impianto di ventilazione e di illuminazione a tempo. Denunciato anche un giovane sorpreso con due dosi di cocaina. Sempre per possesso di stupefacenti, a Matino, è stata denunciata a piede libero una ragazza trovata in possesso di un grammo di marijuana.

A Ugento, ancora, nei guai è finita una donna che, mediante artifizi e raggiri, dopo avere pubblicato su un sito di vendite online accessori per camper, aveva ottenuto dalla vittima 40 euro accreditate sulla propria Postepay, ma poi non aveva mai consegnato la merce venduta. Sempre nella cittadina messapica sono stati denunciati due 40enni foggiani: dopo avere messo in vendita una marmitta per un motociclo Tmax, avevano incassato la somma di 360 euro, senza mai consegnare la merce.

A Parabita è stato invece denunciato a piede libero un giovane sorpreso alla guida del proprio ciclomotore in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assuzione di sostanze stupefacenti. Il ragazzo ha rifiutato di sottoporti agli accertamenti e pertanto è stato deferito in stato di libertà.

A Taviano, infine, nei guai è finita una donna trovata in possesso di una cornice portafoto, risultata asportata poco prima dall’abitazione di un’anziana del posto. Segnalati anche due giovani, per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.