«Cari ragazzi, mancate! Mancate tantissimo! Mancate ai vostri insegnanti, collaboratori scolastici, ma soprattutto a me!». E’ un passaggio della lettera che Maria Rosaria Manca, dirigente della scuola media Ascanio Grandi di Lecce, ha scritto ai suoi studenti. Una lettera che racconta i giorni «vuoti» in una scuola deserta a causa dell’emergenza Coronavirus che ha interrotto l’attività didattica in tutto il Paese.

«Anche la scuola è molto cambiata in questi giorni, nessuno vi può accedere se non io e due impiegati al giorno, a turno. Tutto è silenzio – scrive la preside – direi quasi assordante silenzio. Le aule pulite come non mai, odorano di cloro ma sono terribilmente fredde nonostante l’impianto di riscaldamento regali le ultime ore di calore, prima dello stop primaverile». La dirigente scolastica sottolinea che «è tutto surreale! Ma noi siamo ancora qui! E questo rende tutto molto più facile da superare».

Con la lettera, la preside annuncia nuove misura di didattica online e una nuova piattaforma per proseguire le lezioni. Ma le sue parole sono soprattutto un commosso saluto ai ragazzi. “Mancano i vostri ritardi – scrive – le vostre relazioni complicate tra di voi e tra qualche docente. Mancano le assemblee con i rappresentanti di classe delle terze. Quante cose avremmo dovuto fare insieme in questo periodo! Ma non è la fine, tranquilli, con l’aiuto e la responsabilità di tutti usciremo da questo momento e incontrandoci di nuovo, nelle aule, nelle piazze, nei parchi, diremo: ricordi come è stato difficile trascorrere giorni e giorni chiusi tra le mura domestiche?».

«Gli abbracci che oggi ci mancano – riflette – sono magari quelli che abbiamo negato ieri a qualcuno. Le strette di mano che non possiamo momentaneamente dare sono quelle che ci hanno infastidito ieri, gli sguardi e i sorrisi che mancano in questi giorni sono forse il broncio che abbiamo tenuto con i nostri amici. Vedete come è importante fermarsi a riflettere su tutto ciò!». Poi, l’auspicio per il futuro: «Sono certa che da questo momento ne usciremo cambiati, profondamente cambiati, poiché apprezzeremo la bellezza della vita e delle cose semplici, l’importanza delle relazioni, dell’amicizia vera, dell’essere grandi protagonisti della storia». E infine, una raccomandazione: «State a casa, mi raccomando, perché presto ci rivedremo».