L’avanzamento complessivo dei lavori del gasdotto Tap «è ormai è vicino al 90% e molti dei terreni attraversati sono già stati ripristinati. Di questo passo la data del 2020, prevista per l’inizio della fornitura, sarà rispettata». Lo annuncia l’azienda nella Newsletter che ciclicamente informa sull’andamento dei lavori dell’infrastruttura energetica.

In particolare, spiega la pubblicazione, nel cantiere di San Basilio, a Melendugno in Puglia, è terminata la realizzazione del microtunnel che è giunto sul fondale marino a 900 metri dalla costa. Scavato da terra, è passato sotto la spiaggia a oltre 15 metri dalla superficie, «non interferendo in alcun modo con l’ambiente, il paesaggio e le attività umane». Procedono intanto i lavori per la costruzione del Terminale di Ricezione e sono in fase di realizzazione gli edifici e le infrastrutture connesse.

Allo stesso tempo, avanza la posa dei tubi lungo il percorso a terra del gasdotto che unisce il punto di approdo al mare con il PRT stesso. Concluse le operazioni, “gli ulivi, geolocalizzati e temporaneamente espiantati per consentire i lavori, torneranno esattamente nella posizione originaria».

Tap, assicura infine l’azienda, «sta lavorando in Italia, così come negli altri paesi interessati dal gasdotto, rispettando alti standard di sicurezza, come confermano i dati che restituiscono un quadro eccezionalmente positivo: i dipendenti Tap hanno percorso oltre 116 milioni di km e lavorato 41 milioni di ore senza incorrere in incidenti gravi. Un tasso di infortuni ben al di sotto della media internazionale». La newsletter informa infine che c’è stato il cambio della guardia sulla poltrona di country manager per l’Italia, con Luca Schieppati che ha preso il posto di Michele Elia.