A Carpignano salentino le campane non suonano più. Non c’è più quel richiamo che segna l’inizio del mattino, l’avvio della giornata. Né quello che – magari dopo il riposo postprandiale – annuncia la ripresa delle attività. Nel comune in provincia di Lecce – quasi 4mila abitanti a metà fra la costa di Otranto e i tamburelli della taranta di Melpignano – la chiesa madre di Maria Santissima Assunta è muta.

L’ha deciso la Curia di Otranto, e i cittadini sono in rivolta. Alle 6,30 e alle 15 il rintocco delle campane non esiste più, e anche le altre sonate hanno diminuito la loro intensità. “Per venire incontro e rispettare il più possibile le esigenze e le sensibilità di chi abita nelle immediate vicinanze della chiesa”, fanno sapere dalla Curia, che però riconosce “che l’utilizzo delle campane assolve allo specifico e primario scopo di accompagnare e integrare la liturgia religiosa”.

La scelta non piace a tutti, e allora gli abitanti di Carpignano salentino hanno deciso di organizzare una raccolta firme nella piazza del paese, la prossima settimana, e di portare il loro malcontento in tv, invitando le telecamere della trasmissione Rai ‘La vita in diretta’. La questione si fa seria, il gruppo che intende ripristinare il suono delle campane ha nominato anche un avvocato – Francesco Zacheo – per fare luce sulla questione.

E quest’ultimo ha scritto sia alla Curia e a monsignor Donato Negro, ma anche al Papa, come riporta il Quotidiano di Puglia. La questione va avanti da mesi, e in un primo momento anche le campane della torre dell’orologio avevano smesso di funzionare perché i loro rintocchi mettevano a rischio la tenuta del solaio. Situazione risolta a fine 2018, mentre resta ancora incerto il destino della squilla del mattino e del primo pomeriggio proveniente dalla chiesa, per molti l’emblema dell’intera comunità.