Prosegue la programmazione di Sud Est Indipendente, festival firmato CoolClub, con la direzione artistica di Cesare Liaci, sostenuto da “S’illumina” di Mibac e Siae, dal piano triennale della Regione Puglia, dal Fus – Fondo Unico dello Spettacolo e da altri partner privati, con il patrocinio dei Comuni di Lecce e Corigliano d’Otranto e del Distretto Puglia Creativa. Sabato 18 agosto nel Mercatino delle arti e delle etnie di Lecce approderà Bombino, il chitarrista di etnia tuareg originario del Niger, che presenterà, tra gli altri, i brani del suo ultimo album Deran (Partisan Records).

In apertura spazio al progetto Caveleon, nato nel gennaio 2018 dall’incontro fra il polistrumentalista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il musicista elettronico Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti. A seguire dj set di Beirut World Beat. La serata è organizzata in collaborazione con l’Associazione BBQ4All Chapters Puglia che proporrà gustose preparazioni al barbecue e alla griglia. Negli ultimi anni, Bombino è diventato un artista acclamato in tutto il mondo e ha collaborato con numerosi artisti e ammiratori come Stevie Wonder, Keith Richards, Robert Plant, Dave Longstreth, Dan Auerbach e molti altri. Ha partecipato alla Notte della Taranta, alla Fòcara di Novoli, al Bonnaroo e al Newport Folk Festival, elogiato da Pitchfork come “autentico e ambizioso”. Notevole è anche il percorso che lo ha portato sui palchi di tutto il mondo. Nonostante fosse stato obbligato a fuggire in esilio, ha coltivato uno status mitico tra il popolo Tuareg, come uno dei più abili e ricercati musicisti.

Nel 2009 fece un demo in esilio, che finì nelle mani di un regista americano. Grazie a lui queste registrazioni diventarono l’album di debutto di Bombino, Agadez pubblicato nel 2011, che esordì al primo posto della World iTunes chart. Deran, tradotto come ‘migliori auguri’, è l’album di Bombino più diretto e coinvolgente. Scritto e cantato interamente nella lingua madre di Bombino, Tamasheq, Deran è stato registrato in dieci giorni a Casablanca, nello studio del re Marocchino Mohammed VI. Si tratta del primo album di Bombino fatto in Africa, da quasi dieci anni.