Dopo la rapina hanno fatto un selfie nella macchina utilizzata per il colpo e l’hanno postato su Facebook: una leggerezza che è costata il carcere ad Alessio Viti (23 anni di Galatina) e Luigi Antonio Arena (41 anni di Cutrofiano), arrestati in un’operazione congiunta di polizia e carabinieri, con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Sono loro – secondo gli investigatori – i responsabili di sei rapine commesse in appena 25 giorni in supermercati e distributori di carburanti a Galatina, Muro Leccese, Soleto e altri paesi limitrofi. Colpi programmati con precisione, con tanto di sopralluoghi effettuati da alcuni membri della banda (oltre ai due finiti in manette almeno altri tre, che sono stati solo denunciati) negli esercizi commerciali che avrebbero dovuto essere assaltati. In un caso avevano finto di giocare allo slot machine, in un altro erano entrati per chiedere informazioni.

Durante tutti gli assalti si sono presentati armati di pistole e fucili a canne mozze e, nel caso di un bar di Soleto, non hanno esitato a scagliarsi contro la barista, che è però riuscita a sfilare il passamontagna a uno dei due banditi. Il suo volto è stato immortalato dalle videocamere di sorveglianza, che hanno restituito agli investigatori anche le immagini di vistosi tatuaggi che entrambi i rapinatori avevano sulle braccia. Anche questo particolare è stato utile per ricostruire l’identità dei responsabili, che non hanno avuto timore neppure ad incassare le vincite di alcuni biglietti Gratta e Vinci fortunati, trovati in mezzo al gran numero di quelli che erano stati rubati.