L’oncologo salentino Giuseppe Serravezza ha sospeso lo sciopero della sete, mantenendo solo quello della fame. A convincerlo di recedere, seppur parzialmente, dalla protesta in atto da otto giorni contro il progetto del gasdotto Tap che prevede l’approdo a San Foca, marina di Melendugno, è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nel pomeriggio di ieri ha fatto visita all’oncologo nella sua abitazione a Casarano. Il governatore della Puglia si è impegnato a farsi promotore presso il premier Gentiloni della convocazione di un incontro urgente a Roma alla presenza dei sindaci del Salento e dello stesso oncologo. Se la richiesta di Emiliano non dovesse essere recepita, i sindaci sono pronti ad attuare una mobilitazione collettiva sotto Palazzo Chigi. Davanti alla casa del professionista c’erano circa 300 persone, tra cui una folta presenza di attivisti aderenti al comitato No Tap. Una quarantina i comuni della provincia rappresentati da sindaci e amministratori.