La guerra dei cafoni, il film di Davide Barletti e Lorenzo Conte (Fine pena mai) al cinema dal 27 aprile 2017, distribuito da Ismaele Film, è stato selezionato nel concorso Opere prime e seconde del Bif&st 2017 (22-29 aprile).

La pellicola verrà presentata domenica 23 aprile alle 20.15 al Multicinema Galleria (sala 6) e in replica, il giorno dopo, lunedì’ 24 alle 15.30 (ancora in sala 6). Conferenza stampa con gli autori e il cast del film, lunedì 24 alle 13, al circolo Barion.

L’eterna lotta tra ricchi e poveri rivive in una guerra tra due bande di adolescenti, nella Puglia magica e incontaminata de La guerra dei cafoni, il film di Davide Barletti e Lorenzo Conte (Fine pena mai) che arriva al cinema il 27 aprile 2017, distribuito da Ismaele Film, dopo il passaggio nella sezione “Dright future” al Rotterdam International film festival.

La pellicola, prodotta da Minimun Fax Media con il sostegno di MiBACT e Apulia Film Commission e il contributo della Regione Puglia (Fondi FSC e PO FESR 2007-2013), è tratta dall’omonimo romanzo di Carlo D’Amicis, autore della sceneggiatura con i registi e Barbara Alberti (in collaborazione con Giulio Calvani).

Gli attori, tutti adolescenti pugliesi non professionisti – fatta eccezione per le partecipazioni degli adulti Ernesto Mahieux, Claudio Santamaria, Franco Ferrante, Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese – rappresentano l’anima del film. La guerra dei cafoni per loro è stata una esperienza di vita, prima ancora che professionale. Selezionati con un accurato casting, i ragazzi hanno vissuto a stretto contatto per due mesi, affrontando un percorso di crescita, di apprendimento dei mestieri del cinema e di scoperta reciproca, nell’ambito di un laboratorio gratuito di formazione.

Un gruppo di ragazzi che dà vita sullo schermo ad una polifonia di dialetti che rappresenta la Puglia in lungo e largo. Il carismatico Francisco Marinho è il barese Pasquale Patruno, Scaleno, il capo dei figli della terra, è il gravinese Donato Patierno, Cuggino, il terzo incomodo è Angelo Pignatelli, anch’egli di Gravina in Puglia, Mela è la salentina Letizia Cartolaro di Lequile mentre Sabrina, la donna dei signori, è la barese Alice Azzariti.
Protagonista del film è naturalmente anche il territorio. Una Puglia inedita e sorprendente, lontana dallo stereotipo cinematografico, infarcito di masserie, trulli e spiagge. La lotta tra cafoni e signori si nutre di lagune metafisiche, boschi magici, bunker militari abbandonati, covi di guerra che non ti aspetti. Torrematta è un luogo non ancora scoperto nelle carte geografiche da dove gli adulti sono banditi, senza asfalto, auto, città. Un mondo parallelo senza date o riferimenti didascalici, ricreato dai registi tra agosto e ottobre 2015 nelle riserve naturali delle Cesine e di Torre Guaceto, oltre che nelle zone di Porto Badisco, Cesarea Terme, Otranto, Vernole, Torre Chianca, Melendugno, Grotta della Monaca, tra le location della pellicola.

Di seguito la sinossi del film:
A Torrematta, territorio selvaggio e sconfinato in cui non vi è traccia di adulti, ogni estate si combatte una lotta tra bande: da una parte i figli dei ricchi, i signori, e dall’altra i figli della terra, i cafoni. A capo dei rispettivi schieramenti si fronteggiano il fascinoso Francisco Marinho e il torvo Scaleno. Si combattono dalla culla, trascinando nel conflitto di classe i propri “soldati”. Ma quell’anno i cafoni decidono di ribellarsi alla supremazia dei signori: i simboli del potere verranno presi di mira e poi letteralmente attaccati, trasformando lo scontro in una vera e propria guerra di conquista. Mentre nascono alla vita adulta, alle spalle di tutti i giovani protagonisti di questa storia, muore un’epoca; e con essa l’ultima occasione per combattere una guerra fatta sì di violenza, ma anche di epica e di poesia.