Demanio:Il tribunale Penale di Lecce.Dario Caricato/Ansa

Ucciso con diversi colpi sferrati con un corpo contundente alla testa, tanto da provocargli la frattura del cranio e la conseguente morte: è il responso emerso dall’autopsia eseguita questa mattina dal medico legale Roberto Vaglio sui resti del cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, rinvenuti lo scorso 31 gennaio in un fusto per oli combustibili in una zona di campagna alla periferia di Gallipoli. Il dato diagnostico si aggiunge a quelli emersi ieri dalla Tac, che ha evidenziato segni profondi sulla gola compatibili con un pezzo di corda trovata all’interno del fusto e servita forse per immobilizzare la vittima, sfigurata poi con l’acido.
Gli inquirenti sono ormai certi che i resti appartengano a Khalid Lagraidi, un cittadino marocchino di 41 anni di cui non si hanno più notizie dallo scorso 23 giugno. Una data compatibile, per il medico legale, con quella del delitto.