Associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa finalizzata all’usura, all’estorsione aggravata, rapine, esercizio abusivo di attività finanziaria, riciclaggio, truffa, sfruttamento della prostituzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e altro.

Sono questi i reati contestati a vario titolo a circa centro persone dedite prevalentemente all’usura e allo sfruttamento della prostituzione nell’ambito della maxi operazione dei carabinieri di Lecce denominata “Twilight”. Operazione che si è conclusa con 23 ordinanze di custodia cautelare (22 in carcere e 1 ai domiciliari) e 82 indagati tra i quali 6 funzionari di banca.

I provvedimenti restrittivi, emessi dalla gip di Lecce Cinzia Vergine su richiesta del pm Alessio Coccioli, riguardano anche il sequestro preventivo di beni per un valore di circa 10 milioni di euro, più precisamente 36 immobili (appartamenti, villette residenziali e terreni); quattro attività commerciali; una autovettura; due Srl, due imprese individuali e circa 30 rapporti bancari.

Gli arresti sono stati eseguiti a Lecce, Galatina Parabita Lizzanello, Nardò e Gallipoli, gli altri nelle province di Brindisi, Foggia, Roma e Pavia e all’estero.