Nell’ambito delle quotidiane attività di prevenzione e contrasto alle truffe ai danni delle persone anziane, reati particolarmente odiosi perché sfruttano fragilità, solitudine e paure delle vittime più vulnerabili, i Carabinieri della Compagnia di Maglie hanno portato a termine un intervento tempestivo che ha consentito di bloccare e arrestare due persone responsabili di una truffa ai danni di una 73enne di Cursi.
L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di ieri, quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Maglie, con il supporto dei colleghi della locale Stazione, sono intervenuti presso l’abitazione della donna sorprendendo due individui che, spacciandosi per “carabinieri”, stavano mettendo in atto la nota tecnica del “falso incidente”. I due avevano fatto credere alla vittima che il figlio fosse rimasto coinvolto in un sinistro stradale e che fosse necessario versare una cauzione per evitargli gravi conseguenze. In preda all’agitazione e temendo per l’incolumità del figlio, non avendo disponibilità di denaro contante, l’anziana ha consegnato ai falsi militari alcuni monili in oro presenti in casa, tra cui catenine, bracciali, anelli e persino la fede nuziale. Determinante è stato l’intervento dei veri Carabinieri dell’Arma, allertati da alcuni passanti che avevano notato i comportamenti sospetti dei due sconosciuti e avevano contattato il numero unico di emergenza 112. Alla vista della pattuglia, i due, appena impossessatisi dei preziosi, sono fuggiti a bordo di una piccola utilitaria nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Ne è nato un breve inseguimento conclusosi a Gallipoli, dove i militari sono riusciti a bloccarli e identificarli. Si tratta di un uomo di 44 anni e di una donna di 18 anni, entrambi disoccupati e originari della provincia di Napoli. La successiva attività di indagine, culminata in una perquisizione personale e veicolare, ha permesso di recuperare tutti i monili sottratti alla vittima, poi restituiti alla legittima proprietaria.
Al termine delle operazioni, i due sono stati arrestati e accompagnati in carcere su disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei giorni successivi all’arresto, la vicenda ha trovato un rapido esito processuale. La giovane ha patteggiato una condanna a 2 anni e 6 mesi, con pena sospesa, l’uomo, che rimane in carcere, ha patteggiato 3 anni e 6 mesi, oltre a 2.100 euro di multa. L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito a mantenere alta l’attenzione e a segnalare tempestivamente al 112 qualsiasi comportamento sospetto: la collaborazione dei cittadini si conferma decisiva nel contrasto alle truffe che prendono di mira le fasce più fragili della comunità.


























