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Aeroporto del Salento e fondi bloccati, i sindaci di Lecce e Brindisi: «La Regione si dia una mossa»

La nota congiunta di Giuseppe Marchionna e della Sen. Adriana Poli Bortone

Riportiamo di seguito una nota congiunta a firma dei sindaci di Brindisi e Lecce, Giuseppe Marchionna e la Sen. Adriana Poli Bortone, su vicenda finanziamenti per l’Aeroporto del Salento:

«“La Regione Puglia ora si dia una mossa”. Associandoci alle parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, oltre a sollecitare, sentiamo di protestare in maniera vibrata per l’inerzia della Regione che di fatto ferma la continuità territoriale e blocca 5 milioni di euro già stanziati.

Sollecitato da un’interrogazione degli onorevoli Mauro D’Attis e Andrea Caroppo, che avevano ricordato come una norma estendesse all’Aeroporto del Salento di Brindisi le disposizioni in materia di continuità territoriale, autorizzando “la spesa di 1,5 milioni per l’anno 2025, 1,7 milioni di euro per l’anno 2026 e 1,8 milioni per l’anno 2028 a copertura degli oneri di servizio pubblico (OSP) sui servizi aerei da e per l’aeroporto di Brindisi verso alcuni tra i principali aeroporti nazionali e internazionali, accettati dai vettori”, il ministro Salvini ha fatto rilevare in aula a Montecitorio, che il “reale intoppo” non è a Roma, ma a Bari perché dopo che la Regione Puglia ha richiesto la convocazione di una Conferenza dei Servizi, non ha provveduto a notificare alla Commissione Europea in maniera dettagliata dati, analisi e studi di traffico. Il ministro Salvini ha ricordato ancora che a maggio scorso il Ministero ha inoltrato nuova richiesta alla Regione Puglia e che nessuna risposta è ancora giunta, ragioni per le quali la Conferenza dei Servizi non è ancora partita, benché manchino due mesi appena allo spirare dell’anno in corso.

“La Regione Puglia ora si dia una mossa”, ha detto il ministro Salvini. Noi sindaci delle Città capoluogo di Brindisi e Lecce, interessate alla continuità territoriale e al buon funzionamento di un aeroporto che serve l’intero Salento per tutto l’anno, ci permettiamo di dubitare del dinamismo della Regione, di protestare vibratamente e di nutrire il sospetto che si intenda, con quest’inerzia, favorire lo scalo di Bari, non fosse altro per la circostanza che oltre ai 5 milioni di euro stanziati dal Governo nel triennio 2025-2027, la Regione Puglia dovrà necessariamente fare per intero la sua parte, dimostrando di avere a cuore le sorti dell’intero territorio regionale e non di una sola parte di esso».

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