Era entrata in coma due giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino anti Covid. Adesso tre persone risultano indagate, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce, per la morte di Majda El Azrak, la 14enne di origini marocchine, morta lo scorso 13 settembre, all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari.

Nel registro della pm Donatina Buffelli, che coordina le indagini, sono stati iscritti il medico che effettuò la somministrazione vaccinale e i due medici che, il 19 agosto, sottoposero la ragazzina ad accertamenti radiologici presso l’ospedale di Tricase, al termine dei quali venne diagnosticata una patologia tumorale.

Poche ore dopo quella visita la situazione precipitò. Entrata in coma, la 14enne venne trasferita d’urgenza nel reparto di Terapia Intensiva della struttura sanitaria barese, dove è rimasta per 26 giorni, senza mai riprendere conoscenza, sino al momento della morte, sopraggiunta, secondo i medici, per una grave forma di meningite.

La giovane aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer il 22 luglio e la seconda il 17 agosto. 48 ore dopo il richiamo però ha cominciato ad avvertire forti mal di testa, tanto da richiedere il ricovero nell’ospedale di Tricase.

Nell’ambito delle indagini, aperte a seguito di una denuncia presentata dai familiari della ragazzina, il magistrato ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita il 27 ottobre al Policlinico di Bari. L’esame autoptico dovrà verificare se il decesso sia in qualche modo collegato con la somministrazione del vaccino o con gli accertamenti radiologici effettuati con mezzi di contrasto. La Procura salentina ha anche ordinato il sequestro di tutta la documentazione ospedaliera.

L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.