Con l’accusa di diffamazione aggravata e continuata a mezzo stampa sono stati condannati rispettivamente a un anno e a sei mesi di reclusione, con pena sospesa, i genitori di Lucio Marzo, il ventenne di Montesano Salentino condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio, compiuto quand’era 17enne, della sua fidanzata Noemi Durini.

La 16enne fu uccisa il 3 settembre 2017 e sepolta sotto un cumulo di pietre in una campagna di Castrignano del Capo. Secondo la sentenza del giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, Roberto Tanisi, i coniugi Biagio Marzo, 64 anni, e sua moglie Rocchetta Rizzelli, 55 anni, hanno offeso la memoria di Noemi in alcune trasmissioni televisive, tra settembre 2017 e giugno 2019. Alla coppia è stata sospesa la pena, con una provvisionale di 10mila euro in favore di Imma Rizzo, la madre di Noemi.