La 10.ma edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo non si occuperà solo dei drammi del Mediterraneo, ma si aprirà anche alle sue culture ed economie, a partire da quella del Marocco.

Nella settimana della manifestazione, dal 10 al 16 settembre, il Festival ospiterà per quattro giorni l’Ambasciatore del Marocco in Italia, S.E. Hassan Abouyoub, per parlare di pace, economia, cultura e dialogo. A cura dell’Ambasciata – informa un comunicato del Festival – sarà offerto per tutta la settimana un tè sotto una tradizionale tenda del Marocco.

In programma balli, danze e musiche popolari. Un contributo per aprire un confronto con la Città di Otranto, turisti e quanti vogliono dialogare sui temi del Mediterraneo. L’occasione sarà utile anche per conoscere la cultura del Marocco, le opportunità che quest’area offre agli operatori italiani, il rapporto con le reti territoriali, nonché il turismo di un Paese che custodisce bellezze storiche e naturalistiche e che è considerato esempio di moderazione e stabilità nella regione.

«Una moderna Costituzione – spiega l’ambasciatore Abouyoub – ha permesso al Marocco di attraversare indenne le primavere che hanno turbato il mondo arabo. + il percorso di una nazione musulmana di quasi 14 secoli che trova nella sua lunga storia la motivazione di una stabilità che consente al Paese di avere un’economia fiorente. Negli ultimi trent’anni il Marocco ha svolto un ruolo di primordine nel Mediterraneo, ruolo che vogliamo far conoscere nell’ambito del dibattito del Festival internazionale di Otranto”. “Credo sia importante sfruttare l’opportunità di aprire un dialogo con nuovi modelli di governance territoriale – aggiunge Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto – con cui è possibile entrare in sintonia. Guardare al Marocco può essere vantaggioso per l’Italia per sviluppare quell’internazionalizzazione che consente alle piccole e medie imprese di affacciarsi in un Paese aperto, stabile politicamente, con un modello economico senza barriere nel costruire rapporti con le reti territoriali e culturalmente molto vicino all’Europa».

«L’evento della 10.ma edizione – conclude Tommaso Forte, ideatore del Festival Giornalisti del Mediterraneo – ci permette di portare a conoscenza della nostra comunità la cultura di un Paese che è riuscito ad unire la modernità alla tradizione e che ha fatto tornare in auge la sua identità. Il Festival, appunto, è cerniera di dialogo e, soprattutto, di fratellanza tra popoli».