Sono terminati gli accertamenti condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce avviati lo scorso mese di novembre per contrastare le frodi perpetrate ai danni dell’Inps e, in particolare, quelle relative all’erogazione dell’assegno sociale.
Al vaglio degli accertamenti sono state interessate circa 50 posizioni di cittadini stranieri, residenti in Lecce e in provincia, che hanno permesso di accertare l’irreperibilità di alcuni di essi sul territorio nazionale, l’assenza di vaccinazioni o controlli medici durante il periodo pandemico e, a volte la mancanza del medico di famiglia, tutte posizioni per le quali non avevano titolo all’elargizione dei benefici in questione.
In particolare, i controlli hanno riguardato sia la verifica del passaporto che l’accertamento incrociato su diverse banche dati, al fine di poter riscontrare che alcuni dei percettori non risiedono più da tempo in Italia pur continuando a riscuotere indebitamente le somme di danaro erogate mensilmente.
Inoltre, è stato appurato che un indebito percettore è risultato addirittura deceduto, mentre altri risiedono stabilmente all’estero.
A oggi, le indagini condotte dai militari del nucleo hanno consentito di denunciare otto persone, tutte straniere, per cui è stato disposto anche l’avvio delle procedure per la revoca delle erogazioni percepite indebitamente per il successivo recupero di una somma al momento quantificata in oltre 150mila euro.
I reati contestati spaziano dall’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato all’ingiusto utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti fino alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.