Prosegue la campagna di controlli dei Carabinieri Forestali per contrastare gli abusi nelle attività estrattive sul territorio gallipolino e nell’entroterra. Nell’ambito della seconda fase dell’operazione “Stone Waste”, i Carabinieri Forestali, insieme al Nucleo di Vigilanza Ambientale regionale, hanno sequestrato una cava abusiva in contrada “Mater Gratiae”. L’operazione, condotta dal Nucleo Investigativo di Lecce e dal Nucleo Forestale di Gallipoli, ha portato alla denuncia di un 66enne, proprietario e gestore della cava.
L’operazione, supportata dalle tecnologie avanzate del Nucleo di Vigilanza Ambientale regionale, ha previsto ricognizioni aeree effettuate con l’elicottero AW169 dei Carabinieri e con droni della Sezione di Lecce. Le verifiche hanno rivelato che la cava operava senza la necessaria autorizzazione regionale e in violazione di un’ordinanza di sospensione dell’attività. Gli agenti hanno riscontrato inoltre il deposito di sfridi di pietra e blocchi di materiale lapideo già pronti per il trasporto.
Le autorità hanno disposto il sequestro preventivo dell’area, estesa per 2,20 ettari e con una profondità media di 15 metri. Sono stati sequestrati anche 70 blocchi di pietra, una pala meccanica e una segheria completa di attrezzature. Durante i controlli è emerso che i liquidi lubrificanti utilizzati per il taglio dei blocchi venivano smaltiti direttamente nel sottosuolo, senza sistemi di filtraggio.
Il proprietario della cava è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per vari reati: gestione non autorizzata di rifiuti da attività estrattive, inquinamento ambientale in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e inosservanza di provvedimenti dell’autorità. Contestata anche la mancata nomina del direttore responsabile e la mancata presentazione della documentazione sulla sicurezza.