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Rete idrica e fognaria nelle marine: via libera alla procedura di acquisizione delle particelle private interessate

C'è l'ok del consiglio comunale

Il Consiglio comunale dà il via libera – con 14 voti favorevoli e 4 contrari – alla procedura di acquisizione al patrimonio comunale di alcune aree private utilizzate ad uso pubblico da più di 20 anni che permetterà di sbloccare il completamento della rete idrica e fognaria nelle marine di Lecce. Un’infrastrutturazione di rilevante interesse generale che i residenti e i villeggianti chiedono a gran voce da molti anni e che rientra nel programma d’interventi previsti a Lecce dall’Acquedotto Pugliese per rendere pienamente efficiente la rete di fogna e acqua.

Gli interventi decisi da Aqp prevedono il completamento della rete idrica e fognante di San Cataldo, dei villaggi Sole, Wojtyla e Dario e delle località Marangi, Mezzagrande Nord e Sud e Borgo Piave e delle Case Simini e nuovi tronchi di rete idrica e fogna nera in alcune vie dell’abitato di Frigole e di Torre Rinalda, per un importo totale di 11.830.000 euro.

Questi progetti, per essere realizzati, presuppongono l’acquisizione al patrimonio delle strade che saranno interessate dai lavori da parte di Aqp, per la quale è stata avviata un’interlocuzione fra Comune, Aqp e Autorità Idrica Pugliese per applicare la legge che permette ai comuni, con proprio provvedimento, di disporre l’accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, ininterrottamente da oltre venti anni, previo consenso da parte degli attuali proprietari, e di farlo a titolo gratuito.

Nel 2021, la giunta comunale ha dato mandato al dirigente del Settore Lavori Pubblici di adottare tutti gli atti necessari per l’acquisizione di queste aree, individuando la proprietà delle 368 particelle interessate. Sono stati ottenuti 182 consensi totali alla cessione gratuita dai relativi proprietari, mentre sulle restanti particelle sono state acquisite dichiarazioni di assenso solo parziale (alcuni fra più proprietari) oppure le comunicazioni trasmesse non hanno avuto alcun riscontro. Trattandosi di un servizio a  rete, anche l’indisponibilità di una sola particella interessata dall’attraversamento di un collettore o di un adduttore determina l’impossibilità di realizzare l’intera opera a danno di tutti. Nel 2022, l’Aip ha sollecitato il Comune a superare l’impasse con una delibera di consiglio comunale che sostanzialmente desse atto di tutte le motivazioni che determinano il blocco della procedura acquisitiva e portasse, poi, all’adozione di un decreto di acquisizione da parte del dirigente preposto.

Tenendo conto del rischio concreto della perdita dei finanziamenti se i cantieri non partiranno a breve, del fatto che le aree sono state trasformate ad uso pubblico dagli stessi proprietari, tanto che vi insistono sottoservizi, toponomastica e illuminazione pubblica, e delle diffide dei residenti perchè il Comune dia seguito ai lavori programmati, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di procedere con la delibera di indirizzo del consiglio comunale per l’acquisizione gratuita al patrimonio pubblico delle aree interessate, indicando una procedura unica e dettagliata da seguire e dando ulteriore ampia diffusione per 60 giorni del provvedimento per consentire a ciascun cittadino interessato di dare formale assenso alla cessione bonaria o formale dissenso o produrre osservazioni, su cui si esprimerà il consiglio comunale. Se nessuna comunicazione perverrà nel tempo stabilito, varrà il tacito assenso e si procederà con il decreto di accorpamento al demanio comunale.

«Questa è una delibera dal valore politico rilevantissimo – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – perchè si tratta di garantire infrastrutture di servizio fondamentali per il vivere civile e per la tutela del nostro ambiente per un investimento pari a quasi 12 milioni di euro. Ragioni di straordinario interesse pubblico e ragioni igienico-sanitarie ataviche che insistono nelle marine ci trasferiscono la responsabilità e l’urgenza di procedere all’acquisizione al patrimonio comunale delle particelle interessate percorrendo una strada inedita ma pienamente legittima. Non avremmo agisto nell’interesse della nostra comunità se non avessimo attivato tutte le iniziative possibili per non perdere il finanziamento che garantirà una migliore qualità della vita a chi abita nelle marine. Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza per aver sostenuto con forza questa delibera strategica per chi vive sulla costa».

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