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Scintille in campo dopo Nardò-Gravina: Daspo per presidente e dirigente della società neretina

Donadei ricorre al Tar: «Provvedimento aberrante»

Sono costati cari al Nardò Calcio, i fatti seguiti alla gara interna contro il Gravina del 13 febbraio scorso, valida per la 23esima giornata del campionato di serie D, girone H.

Alla sconfitta per 3-2 sul campo, segue una vera e propria stangata per i neretini, con il Questore di Lecce che ha emesso due provvedimenti di Daspo (il divieto di accedere a competizioni sportive) della durata di uno e due anni, per il presidente Salvatore Donadei, e per l’amministratore unico della società Alessio Antico.

La decisione arriva a seguito di una relazione degli agenti del Commissariato di Nardò, relativamente a quanto accaduto al termine della partita, nel corso della quale c’erano state due espulsioni ai danni dei giocatori neretini e qualche altro episodio poco gradito ai padroni di casa. Al triplice fischio dell’arbitro si sarebbe scatenato il caos, con proteste che, in base alle indagini condotte dai poliziotti addetti all’Ordine Pubblico, avrebbero superato il limite.

Il presidente Donadei è accusato di essersi scagliato prima verbalmente e poi fisicamente contro il direttore di gara, spintonandolo, e di aver ostacolato agli agenti che tentavano di portare fuori dallo stadio “Giovanni Paolo II” la terna arbitrale. Antico, invece, avrebbe opposto resistenza ai poliziotti e, dopo essersi divincolato nel parapiglia generale, sarebbe riuscito a colpire l’allenatore in seconda della squadra avversaria.

Una ricostruzione priva di fondamento, secondo i due dirigenti del Nardò, che respingono con fermezza tutte le accuse. Il presidente Donadei (raggiunto telefonicamente) ha già annunciato di voler presentare ricorso al Tar contro il provvedimento di Daspo, assistito dall’avvocato Giuseppe Milli.

“È stata offesa la mia onorabilità di uomo, prima ancora che la figura del dirigente sportivo – ha commentato il presidente. Mi difenderò davanti a tutte le sedi opportune, convinto che al più presto emergerà la verità”.

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