Gli agenti della Polizia di Stato lo hanno accompagnato fino alla frontiera, per assicurarsi che lasciasse effettivamente il Paese. Non ci potrà tornare almeno per i prossimi cinque anni.

È stato espulso dall’Italia il cittadino sloveno di 40 anni che, due settimane fa, massacrò a calci un piccolo gatto randagio, nel centro storico di Lecce.

Così ha deciso il Prefetto della città salentina, che ha emesso un provvedimento di allontanamento nei confronti dell’uomo, al quale è stata data esecuzione immediata.

Un atto di folle crudeltà, quello del 40enne verso la povera bestiola, stanata dopo essersi nascosta sotto un’auto e poi colpita ripetutamente fino alla morte. Una scena brutale, priva di umanità, interamente ripresa da una telecamera di sicurezza installata in Corte dei Gaurini, teatro del massacro.

Il video dell’orrore, della durata di oltre due minuti, in pochissimo tempo fece il giro del web, rimbalzando tra profili social e chat di WhatsApp, e arrivando fino al Comando della Polizia Locale di Lecce, che si mise subito sulle tracce del responsabile.

Rintracciato, nel giro di poche ore, l’uomo, senza fissa dimora, venne sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio, con conseguente ricovero nel reparto di Psichiatria dell’ospedale “Vito Fazzi”. Anche qui, pochi giorni dopo il suo arrivo, si rese protagonista di un’altra violenta aggressione, nei confronti di un medico e di un infermiere.