Undici arresti e sei aziende agricole poste sotto sequestro preventivo per vino adulterato. È il bilancio dell’operazione ‘Ghost Wine’, scattata oggi con oltre 200 militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli, di unità dell’Arma territoriale e circa 90 appartenenti all’Unità Centrale Investigativa dell’Icqrf (Ispettorato centrale repressione frodi). L’operazione, condotta dal Nas di Lecce e dall’Icqrf è coordinata dalla Procura.
In molti casi, gli agricoltori arrestati sono imprenditori vitivinicoli delle province di Lecce e Brindisi, accusati di aver adulterato il vino per ottenere determinati standard e aumentare la produzione. Nell’operazione sono stati sequestrati 30 milioni di litri di vino.