E’ passato quasi un mese dalla fine dell’estate gallipolina, ma non si fermano i capillari controlli della compagnia carabinieri di Gallipoli sul territorio della “Città Bella”.

Negli ultimi 10 giorni, infatti, i militari sono stati impegnati in un mirato servizio di polizia amministrativa, finalizzato alla prevenzione e repressione di violazioni penali e non, in materia igienico – sanitaria ed autorizzativa nei confronti di 9 esercizi dediti alla somministrazione di bevande ed alimenti sul lungomare Galilei.

In questo contesto, sicuramente prezioso si è rivelato l’ausilio di personale specializzato dell’Asl, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) dei Carabinieri di Lecce, dei Carabinieri Forestali della locale stazione di Gallipoli e del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di lecce (Nipaaf), frutto di una sinergia ormai consolidata a livello istituzionale per la repressione degli eventi sia di grande criminalità, sia di fattispecie reato più comuni, come in questo caso.

Infatti la maxi operazione, pianificata sotto un profilo prettamente amministrativo, ben presto si è trasformata in una vera e propria indagine di Polizia Giudiziaria, con il deferimento a piede libero, presso la procura della repubblica di Lecce, di 6 titolari su 9 esercizi controllati (tutti già conosciuti alle forze dell’ordine), a vario titolo, per i reati di occupazione abusiva di suolo demaniale senza la prescritta autorizzazione (art. 1161 del codice della navigazione), violazione della normativa in materia di edilizia (art. 44 d.p.r. 380/2001), e cattivo stato di conservazione della carne (art. 5 l. 283/1962). in particolare sono 4 i manufatti abusivi realizzati senza il permesso di costruire e, pertanto, sottoposti a sequestro penale; 3 gli esercizi che indebitamente invadevano il territorio demaniale; circa 15 i kilogrammi di carne sequestrati perché a temperatura superiore (anche di 15 gradi) rispetto ai +4 previsti dalla normativa. Inoltre, sono state accertate due violazioni amministrative al codice della strada (art. 20 cds) per occupazione abusiva di suolo comunale con sedie e tavolini e una per aver esercitato attività su posteggio avendo invece solo autorizzazione al commercio itinerante (art. 28 d.lgs 114/1998). solo due esercizi, per completezza, all’esito del controllo, sono risultati regolari.