Home breaking Fucili acquistati on-line dalla Polonia e detenuti illegalmente: 2 denunce

Fucili acquistati on-line dalla Polonia e detenuti illegalmente: 2 denunce

Colpiti dal provvedimento due cittadini della provincia di Lecce

Ci sono anche due residenti della provincia di Lecce, tra cui un cittadino cinese, tra i denunciati coinvolti in una vasta operazione nazionale condotta dalla polizia di stato contro il commercio illegale di armi dall’estero.

La squadra Mobile di Lecce ha sequestrato una pistola ad aria compressa marca Artemis ad un 41enne di Lizzanello che è stato denunciato per il reato di acquisto di armi per corrispondenza ed omessa denuncia della detenzione dell’arma ed un fucile ad aria compressa marca Hatsan modello 85 con potenza massima indicata fino a 17 Joule completo di relativo munizionamento ad un 32enne cinese ma residente a Lecce, anche lui denunciato.

L’operazione “Lethal Weapon” ha coinvolto 80 soggetti residenti in Italia che hanno acquistato per corrispondenza dall’estero, in particolare dalla Polonia, armi ad aria compressa con potenza superiore a 7,5 joule, considerate quindi, armi da fuoco a tutti gli effetti.

Gli uomini della Polizia di Stato – nello specifico 48 Squadre Mobili, tra cui Lecce, coordinate dal Servizio Centrale Operativo – a partire dalle prime ore della mattina del 13 giugno 2018, hanno effettuato 78 perquisizioni in tutto il territorio nazionale – in esecuzione di specifico decreto di perquisizione locale e di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna per reati commessi fra il 2016 ed il 2017. le indagini sono partite nel settembre 2016 quando la polizia di Enna sequestrò in casa di un uomo arrestato per truffa un fucile ad aria compressa di fabbricazione turca completo di munizionamento, nonché un cannocchiale di precisione per fucile acquistato presso una società avente sede in Polonia.

Nel prosieguo dell’attività di indagine tesa a risalire alle modalità di introduzione dell’arma nel territorio nazionale, la Procura di Enna ha avanzato un European Investigation Order (EIO) – usato per la prima volta nel distretto della Corte d’Appello di Caltanissetta, ed uno dei primi in assoluto emanato nei confronti della Polonia – presso la Autorità Giudiziaria Polacca per accertare chi fossero stati i soggetti residenti in Italia che avevano acquistato per corrispondenza armi vietate dalla legislazione italiana dal 2016 al 2017 presso la ditta estera. Da qui l’elenco dei denunciati tra i quali è comparso anche il nome dei due denunciati in provincia di Lecce.

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