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‘Campagna amica’ alla Fòcara di Novoli

Il buon cibo di strada intorno al grande falò

Contro neve e gelo che si sono abbattuti sulla Puglia sarà il ‘cibo di strada’ di Campagna Amica a rifocillare le migliaia di visitatori italiani e stranieri della tradizionale e suggestiva Focàra di Novoli. Le ‘Notti del fuoco’ saranno accompagnate da un itinerario del gusto proposto dagli agricoltori che intendono rafforzare il rapporto diretto con i consumatori e riempire di contenuti concreti il sistema territoriale locale, facendo emergere i punti di forza dell’economia, dell’ambiente e della relazionalità.
Il turismo enogastronomico è un settore che in Italia vale 5 miliardi di euro – ricorda Coldiretti Puglia – che anche in Puglia sta vivendo una fase positiva. Merito dei prodotti tipici, che costituiscono uno dei principali motivi di attrazione della regione per i turisti, in particolare stranieri. Il cibo è certamente divenuto infallibile leva di comunicazione verso i gastronauti, spinti dall’alto valore qualitativo e di immagine del brand ‘made in Italy’ all’acquisto di prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve che vincono su tutte le altre scelte possibili.
L’acquisto di prodotti del territorio come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo, favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si alimenta negli oltre 100 Mercati di Campagna Amica pugliesi e nelle Botteghe Italiane.
Nelle “Notti del fuoco” dedicate a Sant’Antonio Abate si potrà gustare la “Puccia della Fòcara” in tre ghiotte varianti, farcita con le verdure fresche e di stagione dell’agriturismo “Li Mori” di Lizzanello e con i formaggi dell’azienda “Tondi” di Zollino, con hamburger di Angus salentino, “ItaliAngus”, un “polpettone” di carne rigorosamente certificata realizzato con Angus dall’azienda “Comind” allevato nella Tenuta Vantaggiani di Nardò, e l’ultima al sapore di mar Ionio la “puccia di orata al sugo” dell’azienda Rehomare di Gallipoli, realizzata secondo una ricetta tradizionale dal gusto unico e dal profumo inebriante.
Le pucce, preparate dallo chef Walter Cretì dell’agriturismo “Li Mori”, sono a base di farina di grano Senatore Cappelli e Tritordeum, un nuovo cereale naturale a basso contenuto di glutine ottenuto dalla combinazione di frumento duro (Triticum durum) e orzo selvatico (Hordeum chilense) utilizzando tecniche di riproduzione naturali.
Ad accompagnare le tre tipologie di “Pucce della fòcara” sarà il vino “Bonsignore” dell’azienda agricola di Alessandro Carrozzo, un corposo vino rosso per l’80% Negroamaro e 20% Malvasia nera, vitigni autoctoni del Tacco d’Italia.

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