Con l’approvazione del piano di riordino ospedaliero da parte della giunta regionale, documento che ha confermato in linea id massima quello che già si immaginava, il Vito Fazzi di Lecce diventa punto di riferimento per tutta la provincia, classificati di primo livello gli ospedali di Gallipoli e Scorrano e identificati come presidi di base quelli di Galatina e Casarano.
Ma come cambierà più specificatamente l’offerta sanitaria nella provincia leccese?
La novità per il Salento è l’attivazione della chirurgia maxillo-facciale, di quella vascolare e dell’unità spinale. L’ospedale del capoluogo avrà 118 posti letto in più, sia per l’attivazione di nuove discipline che per il potenziamento di quelle esistenti. Le prime sono chirurgia pediatrica (20), chirurgia maxillo facciale (10), chirurgia vascolare (12), gastroenterologia (20), geriatria (10), reumatologia (4). Per quanto riguarda le seconde, dieci in più in medicina generale e pneumologia; sei in più in terapia intensiva neonatale; quattro posti in più in cardiochirurgia, lungodegenti, malattie endocrine, malattie infettive, urologia, terapia intensiva cardiologica, ortopedia, neurologia; tre altri posti letto in nefrologia. A San Cesario di Lecce, presso il plesso ospedaliero Galateo, ci saranno 60 posti per la riabilitazione funzionale e sei posto di unità spinale.
A Gallipoli attivate neurologia e urologia, pneumologia viene trasferita a Lecce mentre in tutti gli altri reparti vi è una rimodulazione in base agli standard stabiliti dal decreto ministeriale del 2015.
A Scorrano sono previsti 24 nuovi posti letto, grazie all’attivazione di otorinolaringoiatria (4 unità) e al potenziamento di cardiologia e terapia intensiva (4), lungodegenti, ostetricia e ginecologia (8), ortopedia e pediatria (5).
Ridimensionati due presidi di base, con un rafforzamento di alcuni reparti e il trasferimento degli altri presso gli ospedali maggiori. Al “Ferrari” di Casarano potenziata la geriatria, la lungodegenza e la psichiatria; a Copertino si prevede l’attivazione di terapia intensiva e l’incremento di posti letto di lungodegenza e medicina generale mentre a Galatina l’attivazione della lungodegenza e il raddoppio della geriatria.