Una scritta nera comparsa pochi giorni fa. La parola ‘Dux’ impressa sulla balaustra dell’anfiteatro romano di Lecce. L’assessorato alla Cultura del Comune ha segnalato alla Soprintendenza la scritta. Un atto vandalico e ritenuto offensivo per la città. Del problema è stato interessato il Polo museale di Puglia, a cui fa riferimento ogni intervento sull’Anfiteatro. E martedì 25 settembre prossimo prenderà il via l’intervento di restauro. La scritta sarà cancellata.

“Al di là del contenuto delirante, quella scritta rappresenta un’offesa a tutti i cittadini leccesi”, dichiara il sindaco Carlo Salvemini. “Sporcare con il catrame uno dei più bei affacci panoramici sul patrimonio storico della città è un atto che denota assoluto disprezzo per Lecce e la sua storia. Ogni volta che atti come questo si verificano – commenta il primo cittadino – mi sento colpito come cittadino leccese prima che come sindaco. Al danno, ci è stato assicurato dalla Soprintendenza, si può mettere riparo e dunque mi auguro che in pochi giorni quella macchia sarà cancellata e che da ora in avanti a nessuno venga in mente di compiere atti vandalici di questa gravità ai danni del patrimonio storico cittadino”.

“Scrivere ‘Dux’ significa insultare i figli e i nipoti del mezzo milione di morti causati dalla sciagurata avventura della seconda guerra mondiale in cui l’Italia fu trascinata da Mussolini”, aggiunge e conclude l’assessore alla Cultura, Antonella Agnoli. “Senza contare le decine di migliaia di deportati in Germania, tra cui donne e bambini che non fecero ritorno”.