«Ho parlato con il ministro Lezzi, con il ministro Di Maio e con i colleghi che si occupano di agricoltura nel M5s e tutti mi stanno dicendo che comunque bisogna prendere delle decisioni affinche’ la Xylella non avanzi. Su questo la maggioranza è compatta». In un’intervista al Foglio, il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, parla dell’emergenza Xylella in Puglia, in particolare a Lecce e nel Salento, che sta provocando la morte di centinaia di ulivi.

Sul tema era intervenuto pochi giorni fa Beppe Grillo parlando di “bufala” e gli stessi attivisti M5s si sono sempre mostrati dubbiosi, al punto che il partito di Casaleggio vuole una commissione parlamentare d’inchiesta basata sul presupposto che la Xylella non sia la causa del disseccamento degli ulivi. Centinaio spiega che la posizione del M5s nel governo è allineata con quella della Lega per fare in fretta. Poi punta il dito contro la politica che ha sposato la posizione populista antiscientifica di chi protestava e ha sottovalutato l’emergenza al punto che ora la situazione è drammatica. «Penso che una parte della politica sia andata dietro a tutti coloro che dicevano che la Xylella e l’emergenza non esistevano – spiega – facendo quindi un errore non indifferente. Più che pensare di risolvere il problema si è cercato il consenso di chi alzava di più la voce. E così oggi ci troviamo in questa situazione».

Centinaio non si dice preoccupato per la scelta di andare avanti con gli abbattimenti degli ulivi previsti nel piano di contenimento. «Ormai in Puglia quasi tutta l’opinione pubblica – spiega il ministro – si è resa conto che protestare, aggrapparsi agli alberi o chiamare il vescovo per benedirli non serve a niente». Secondo Centinaio, dunque, i tempi sono cambiati e, a differenza di qualche tempo fa, oggi «c’è la convinzione che la scienza dev’essere ascoltata e non derisa». Al giornalista che gli ricorda che anche il leader della Lega, Matteo Salvini, se l’era presa con l’Ue che chiedeva all’Italia di agire tempestivamente perchè la situazione era grave (“Maledetta Unione Sovietica Europea! Ordina di abbattere gli ulivi in Puglia anche se non sono ancora malati di Xylella”, scriveva Salvini), il ministro Centinaio risponde che stavolta «aveva ragione l’Europa e chi chiedeva di intervenire il più velocemente possibile».