Il gup del Tribunale di Lecce Carlo Cazzella ha disposto 54 condanne e 3 assoluzioni al termine di un processo celebrato con rito abbreviato anche a carico di presunti appartenenti a due clan della Scu operanti a sud del Brindisino: uno a San Donaci, l’altro a Cellino San Marco. Venti le persone ritenute affiliate alla Sacra corona unita. Tra le accuse contestate a vario titolo l’associazione mafiosa, il traffico di droga e un attentato dinamitardo ai danni di un maresciallo dei carabinieri.

La pena più alta, a 25 anni di reclusione, è stata inflitta a Carlo Solazzo. Questi, in un altro processo nato dal procedimento conclusasi oggi, è imputato dell’omicidio di Antonio Presta, figlio 29enne del collaboratore di giustizia Gianfranco Presta. Il delitto fu compiuto a San Donaci il 5 settembre del 2012. Nel corso delle indagini vi furono alcune scarcerazioni per difetto di motivazione dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita nel dicembre 2016, e riemessa nel settembre 2017.