Si chiama Sillah Osman ma il nome di “battesimo” per l’Isis era “Abou Lukman”: è stato nel Salento fino a pochi giorni fa il 34enne gambiano arrestato ieri da polizia e carabinieri di Napoli durante un blitz che ha sgominato una cellula terroristica pronta ad agire. Osman è stato ospite del centro Don Tonino bello di Otranto e- scrive il fatto Quotidiano – era stato ammesso a partecipare ad un progetto Sprar a Castrì di Lecce. Prima di arrivare in Italia, come hanno ricostruito gli investigatori anche grazie alla collaborazione di un altro gambiano, aveva giurato fedeltà all’Isis e aveva partecipato ad un campo di addestramento per terroristi in Libia.

I movimenti di Osman erano sotto stretta osservazione da tempo: era una “cellula dormiente” ma il timore che potesse entrare in azione era concreto. L’allarme è scattato in particolare qualche giorno fa quando il 34enne si è aggregato ad una processione religiosa in un comune salentino. Una telecamera installata dai Ros nel centro dove era ospite lo ha ripreso mentre simulava di sparare con un mitra.