La guardia di finanza di Lecce e Brindisi, al termine di indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone (2 in carcere e 2 ai domiciliari) appartenenti ad un’organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

L’inchiesta, denominata “Bogotà”, ha accertato il coinvolgimento nei traffici illeciti di 51 soggetti di nazionalità italiana ed albanese, tutti deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per detenzione e traffico di stupefacenti, di cui 10 tratti in arresto in flagranza di reato nel corso di varie operazioni di servizio svolte nel corso delle indagini in varie località italiane (Bolzano – Livorno – Lecce e Brindisi), con il sequestro di rilevanti quantitativi di stupefacente (600 Kg di marijuana, 21 Kg di hashish, 2 Kg di cocaina e 32 Kg di eroina) e di numerosi mezzi utilizzati per il trasporto dello stupefacente stesso quali imbarcazioni, furgoni ed autovetture modificate con sofisticati doppifondi.

Gli indagati, strutturati in vari gruppi criminali erano radicati nelle provincie di Lecce e Brindisi con proiezioni operative in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Basilicata e persino in Belgio, dove usavano approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina che successivamente distribuivano sulle piazze locali.

Il Gip presso il Tribunale di Lecce, Michele Toriello ha emesso su richiesta del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, Alessio Coccioli, un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di due persone di nazionalità albanese di 38 e 29 anni, mentre ha disposto gli arresti domiciliari per due italiani di 49 e 35 anni, rispettvamente di Torchiarolo ed Erchie, accusati di traffico di stupefacenti.