Il Lecce espugna il difficile terreno di gioco del “San Vito” di Cosenza grazie ad una zampata di bomber Saraniti e torna ad allungare su Catania e Trapani in vetta alla graduatoria di Serie C. Una gara complessa sia per la buona organizzazione della formazione di casa ma anche per un terreno di gioco davvero al limite della praticabilità. Il classico 4-3-1-2 per Liverani con Tsonev alle spalle del tandem Saraniti-Torromino. Nel Cosenza di Braglia, per l’occasione in tribuna perché squalificato, il 3-4-3 con Okereke, Perez e Tutino trio offensivo. Pioggia e terreno di gioco fanno subito sentire la propria presenza ed al 6’ è Idda a metter in difficoltà Saracco con un retropassaggio di petto che spiazza l’estremo difensore ma è bloccato, difatto, proprio da una pozzanghera. Al 12’, poi, Lecce pericoloso con una bella azione di Torromino che controlla perfettamente un pallone difficile ma il suo tiro è totalmente impreciso. Poi doppia protesta del Cosenza che chiede in due occasioni un penalty al direttore di gara per due contrasti in area di rigore giudicati regolari al 13’ ed al 16’. Ma i padroni di casa avanzano decisamente il proprio baricentro e ci provano al 26’ con Perez che si libera bene e calcia alto da buona posizione. Poi nulla più sino allo scadere quando un botta e risposta infiamma il finale di primo tempo: è Mancosu a liberarsi perfettamente in area di rigore ed a colpire di testa ma debolmente dopo un cross proveniente da destra. Saracco para a terra con facilità. Sul ribaltamento di fronte è Corsi a colpire di testa da pochi passi ma la sfera è a lato.

Doppia occasione che chiude un primo tempo avaro di emozioni e che prelude ad una ripresa simile ma più concreta. Al 51’ sono subito pericolosi i padroni di casa con il difensore leccese Cosenza a respingere corto ed a permettere a Calamai di calciare di precisione con Perucchini bravo a deviare in corner. Campo sempre più pesante ma Lecce cinico al 73’ quando Saraniti trova il gol che decide il match: Mancosu sulla sinistra calcia serve nel cuore dell’area di rigore l’attaccante salentino che è bravo a stoppare ed a girarsi per calciare da pochi passi alle spalle di Saracco. Ma i padroni di casa recriminano per una sospetta posizione di fuorigioco. Proteste vibranti che, tuttavia, non fanno cambiare idea alla terna arbitrale ed allora il Cosenza prova subito a trovare il pari: quattro minuti dopo, infatti, è Corsi dalla destra a crossare per Bruccini completamente solo ed abile a calciare in sforbiciata ma Perucchini respinge. 85 minuti ed è sempre Mancosu questa volta a crossare per Di Piazza, da poco entrato, anticipato in extremis da Saracco. Un solo minuto dopo replica di Bruccini che devia di testa in modo impreciso un calcio di punizione di Trovato. Non c’è più tempo ed il Lecce sbanca Cosenza ed allunga in vetta nel posticipo in attesa del derby di giovedì contro la Fidelis Andria al “Via del Mare”.