Operavano in modo occulto nel Salento e non avrebbero mai pagato le tasse: la guardia di finanza di Lecce ha portato alla luce una frode al fisco italiano da milioni di euro.

Le fiamme gialle hanno individuato nel capoluogo salentino la presenza di due stabili organizzazioni “occulte”, rispettivamente, di una multinazionale tedesca inserita nel settore delle fibre tessili e di una società slovena di e-commerce. Tali società hanno operato per diversi anni intrattenendo numerosi rapporti commerciali risultando però evasori totali.

In particolare, i militari del gruppo di Lecce hanno elaborato, in materia di fiscalità internazionale, una approfondita analisi di rischio attraverso le banche dati, filtrando soggetti economici esteri operanti nel Salento per il tramite della figura del rappresentante fiscale.

Nei confronti delle posizioni più rilevanti sotto il profilo fiscale, si è proceduto ad approfondire i contesti economici di riferimento attraverso l’individuazione di clienti e fornitori. L’esito di tale attività di intelligence ha permesso di individuare le due multinazionali estere nelle quali i rispettivi rappresentanti fiscali costituivano di fatto stabili organizzazioni di natura personale nel nostro Paese.

Tali figure, che avrebbero dovuto presentare in Italia le dichiarazioni ai fini della tassazione, in realtà omettevano tale adempimento con conseguente evasione dell’imposta dovuta.

E’ stato accertato un giro d’affari milionario, con il quale sono stati sottratti al fisco italiano oltre 26 milioni di euro tra imposte sui redditi, Iva ed Irap. Le verifiche fiscali sono state incentrate sull’analisi delle illecite strategie di “pianificazione fiscale” che hanno come scopo quello di consentire a grandi gruppi internazionali di beneficiare, illegittimamente, dei vantaggi offerti dalla sovrapposizione dei differenti regimi fiscali.

Sono stati denunciati alla locale autorità giudiziaria gli amministratori pro tempore delle due società, per reati in materia di imposte sui redditi e sull’Iva, ovvero per i reati di infedele dichiarazione dei redditi, omessa dichiarazione ed occultamento e distruzione di scritture contabili.

Contestualmente è stato richiesto il congelamento dei beni e il sequestro per equivalente finalizzato alla confisca, anche in territorio estero, alla locale autorità giudiziaria.