Edoardo Winspeare torna a raccontare il Sud e il Salento con quella cifra poetica e stilistica che gli appartiene e che lo contraddistingue come un regista fuori dagli schemi, ma non dagli schermi. Ecco che arriva nelle sale il suo ultimo film “La vita in comune”.

Prodotto da Saietta Film (Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa) con Rai Cinema e scritto dallo stesso Winspeare e Alessandro Valenti, il film si avvale dello stesso team e quasi dello stesso cast che hanno decretato il successo di “In grazia di dio” al Festival di Berlino 2014, segnale forte dell’attaccamento del regista alla sua terra e alle sue radici da cui trae forza il suo lavoro.

“Siamo noi, uomini generosi e miseri, quando decidiamo di stare insieme, magari provando a sognare”. Edoardo Winspeare racconta così La vita in comune, storia poetica che si svolge nel paese immaginario di Disperata (come non riconoscere nel nome di invenzione quello vero di Depressa, una frazione di Tricase, in cui Winspeare è cresciuto), un piccolo centro del sud Italia dimenticato da Dio, dove un sindaco malinconico e poeta (Gustavo Caputo) trova consolazione agli attacchi di tutti i consiglieri, compresa Eufemia (Celeste Casciaro), di cui è segretamente innamorato, facendo volontariato in carcere. Lì il suo più attento allievo è Pati Rrunza, pregiudicato, temuto e rispettato nel paese, ex marito di Eufemia e padre di Biagetto. Biagetto e lo zio Angiolino, delinquente di piccolo cabotaggio, guardano a Pati come a un eroe. Ma che succede se Pati si converte alla poesia? L’incontro con l’arte cambia tutti, e così un’inconsueta amicizia tra i tre porterà ciascuno a compiere delle scelte coraggiose.

 

Anche questa volta come è successo per i suoi precedenti film, Winspeare realizza un lungometraggio con un budget ridotto ai minimi termini. Fondamentali sono stati l’apporto e la sponsorizzazione di aziende locali che hanno creduto nei temi del film e nella vivacità culturale apportata nel territorio. L’estrema coerenza artistica e professionale del regista hanno fatto sì, ad esempio, che la troupe – abbracciando l’idea del film di “vita in comune” – abbia alloggiato nelle case dei paesi coinvolti nelle riprese, condividendo, anche fuori dal set, la vita quotidiana delle piccole comunità del Capo di Leuca.

 

Winspeare infatti sceglie di lavorare sempre con un cast artistico costituito da attori professionisti e non e da persone che fanno parte della sua vita privata quanto di quella professionale. Una su tutte la protagonista, nonché sua moglie Celeste Casciaro.

Nel cast de ‘La vita in comune’ anche l’attore e regista Ippolito Chiarello – che ritorna a lavorare con Winspeare dopo Galantuomini (2008) e Il Miracolo(2003) – e Franco Ferrante reduce dal recente successo dei mesi scorsi del film La Guerra dei Cafoni con la regia di Davide Barletti e Lorenzo Conte, girato interamente in Puglia e che ha ottenuto due candidature ai Nastri d’Argento.

 

E proprio a proposito di riconoscimenti, il nuovo film di Edoardo Winspeare promette bene. La vita in comune passa alla 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in concorso nella sezione Orizzonti e sarà proiettato al Lido il 2 settembre alle ore 17:00 nella Sala Darsena. Nella stessa data uscirà nelle sale italiane distribuito da Altre Storie.

 

Il film, è stato girato tra Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Salve, e realizzato in associazione con la Banca Popolare Pugliese Oaks Estate, in collaborazione con Tea Time Film e col supporto dell’Apulia Film Commission.