Un sottocapo della guardia costiera di Otranto, Umberto Accoto, avrebbe chiesto soldi ai colleghi per aiutarli a ottenere trasferimenti di sede o di ufficio, millantando conoscenze altolocate. Per questo l’uomo è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di millantato credito. Ad arrestarlo in flagranza di reato sono stati gli stessi uomini della Capitaneria di porto, che lo hanno sorpreso subito dopo che si era fatto consegnare 1.000 euro. L’uomo è stato bloccato mentre si trovava nei pressi di un distributore di carburanti e sottoposto a perquisizione.

Le indagini erano partite tempo fa, quando gli atteggiamenti non proprio ortodossi di Accoto erano arrivati all’orecchio dei suoi superiori. Secondo l’accusa, il militare avrebbe avvicinato alcuni colleghi e millantato di poter corrompere un alto ufficiale che ricopre un ruolo importante. Dietro il versamento di denaro o favori, Accoto avrebbe assicurato ai colleghi che si rivolgevano a lui di far loro ottenere gli agognati trasferimenti.

Accoto comparirà oggi davanti al gip leccese Stefano Sernia, chiamato a convalidare l’arresto su richiesta della pm Roberta Licci. Davanti al giudice il sottocapo potrà fornire la propria versione dei fatti.