«Mai come in questo momento così critico per la nostra agricoltura non bisogna alimentare allarmismi che possono essere deleteri molto più del batterio killer degli ulivi». Così il presidente Regionale della Copagri Puglia Tommaso Battista e il direttore Alfonso Guerra commentano le notizie di stampa sulla possibile estensione della sputacchina, l’insetto vettore della Xylella, tra le spighe di grano. «Il Decreto del Ministro Politiche Agricole Alimentari del 21 luglio 2015 ha previsto che le aziende colpite da Xylella possano accedere agli indennizzi dovuti alla perdita di reddito. A quasi due anni dalla presentazione delle domande ancora non sono stati liquidati gli indennizzi e non sono state avviate le istruttorie. Per l’anno in corso, nonostante l’estensione ulteriore dei territori interessati alle misure di contenimento, non risulta presentato alla Commissione un programma di interventi a favore al riconoscimento delle perdite finanziarie subite dalle imprese, così come previsto dal regolamento (UE) N. 652/2014 in esecuzione del 1040/2002, in scadenza il 30 aprile», aggiungono i due rappresentanti di Copagri. «Da troppo tempo denunciamo la preoccupazione per l’avanzata dell’epidemia e la contestuale mancanza di interventi concreti in favore delle aziende agricole», concludono i dirigenti della confederazione dei produttori agricoli pugliesi che puntano invece a sottolineare “la necessità da parte della Regione di modificare le modalità di accesso agli indennizzi e soprattutto di avvalersi, attraverso il Psr, delle procedure previste per salvare dal fallimento le imprese olivicole non solo salentine”.