“No al gasdotto Tap e no a qualunque forma di compensazione”: i sindaci del Salento hanno ribadito la contrarietà all’opera che approderà a Melendugno davanti ai funzionari della Presidenza del Consiglio.

Duecento persone (tra sindaci, attivisti e cittadini, tra cui l’oncologo Giuseppe Serravezza che per 12 giorni ha fatto lo sciopero della fame e della sete) hanno raggiunto la capitale in autobus e in mattinata si è unito a loro il governatore pugliese, Michele Emiliano, poi richiamato a Bari dagli impegni istituzionali del G7.

“Desideriamo discutere con il governo della localizzazione del gasdotto: in Salento si sta facendo uno sforzo pazzesco per attirare turisti, sarebbe pazzesco se la presenza di questo impianto compromettesse un lavoro che dura da anni” ha detto Emiliano. E decine di persone lo hanno ribadito in piazza Montecitorio con slogan e striscioni, piazzati accanto a una quarantine di fasce tricolori indossate da altrettanti amministratori della provincia di Lecce.